Gli attentati del 13 e 14 novembre 2015 a Parigi sono stati una serie di attacchi terroristici sferrati dal gruppo dello Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) nel I, X e XI arrondissement di Parigi e allo Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell’Île-de-France.
Gli attacchi sono stati condotti da almeno otto terroristi, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, la più cruenta delle quali presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise ottantanove persone. Si è trattato del più cruento attacco in territorio francese dalla seconda guerra mondiale e del secondo più grave attacco terroristico nell’Unione europea dopo gli attentati dell’11 marzo 2004 a Madrid.
Mentre gli attacchi erano ancora in corso, in un discorso televisivo il presidente francese François Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la Francia e annunciato la temporanea chiusura delle frontiere.
- 21:16 – 1ª esplosione nei pressi dell’ingresso D dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
- 21:25 – 1ª sparatoria nei pressi del ristorante Le Petit Cambodge, su Rue Bichat, e del ristorante Le Carillon, su Rue Alibert (13 morti);
- 21:30 – 2ª esplosione nei pressi dell’ingresso H dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
- 21:32 – 3ª esplosione nei pressi del ristorante Casa Nostra, su Rue de la Fontaine au Roi (5 morti);
- 21:43 – 4ª esplosione, 1 terrorista si fa esplodere nei pressi del teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire;
- 21:48 – 2ª sparatoria, 1 terrorista spara verso l’esterno del locale La Belle Équipe, all’incrocio tra rue Faidherbe e rue de Charonne (19 morti);
- 21:49 – irruzione con presa d’ostaggi di 4 terroristi nel teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire (80 morti);
- 21:53 – 5ª esplosione a circa 400 metri dello Stade de France, in zona Saint-Denis;
- 0:20 – blitz delle forze speciali di polizia al teatro Bataclan, su Boulevard Voltaire.
Durante gli attacchi perirono 129 persone, mentre i feriti ammontarono a 433, di cui 80 portati all’ospedale in gravi condizioni. Delle vittime, 89 morirono al teatro Bataclan, 15 al Le Carillon e alla Le Petit Cambodge, 5 al Café Bonne Bière e a La Casa Nostra, 1 allo Stade de France e 19 a La Belle Équipe. Furono confermati morti appartenenti a 26 diversi Paesi (alcuni con nazionalità multipla).
Les Inrockuptibles ha annunciato che il suo critico musicale, Guillaume B. Decherf, è stato ucciso al Bataclan. Un dirigente di Mercury Records France e il direttore del merchandise degli Eagles of Death Metal erano anch’essi tra le vittime dei terroristi islamici.
A eventi ancora in corso, dopo un primo incontro con il ministro dell’Interno, alle 23:58 il presidente Hollande ha tenuto un breve discorso in cui ha annunciato lo stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale e il ripristino dei controlli alle frontiere.
Il Belgio ha intensificato i controlli lungo il confine con la Francia, mentre negli Stati Uniti d’America il livello di allerta è stato alzato in diverse città, con particolare attenzione alle sedi diplomatiche francesi. In Italia il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha elevato il livello di allerta portandolo al 2° livello, quello che precede il livello massimo, cioè di attacco in corso,[ e ha imposto l’innalzamento delle barriere di sicurezza a scopo cautelativo contro la possibilità di attentati terroristici.
Ultime notizie:
Due persone sospette, individuate in un appartamento a Saint-Denis, Parigi, sono morte. Dei due una sarebbe una donna che si è fatta esplodere. Un terzo uomo sarebbe ancora all’interno dell’appartamento circondato dalla polizia.
L’operazione anti-terrorismo è scattata questa mattina alle 4.30 nel quartiere di Saint-Denis. Obiettivo la cattura di Abdelhamid Abaaoud, presunto organizzatore dell’attacco.
Le forze speciali sono ancora impegnate nell’operazione che rientra nella caccia a tutti i sospettati di aver partecipato a vario titolo agli attentati che hanno provocato la morte di 129 persone.
I media francesi segnalano un vigile del fuoco leggermente ferito nella sparatoria.